Se non la fai con lo spirito giusto, la lista dei buoni propositi di inizio anno è come comprare l’ennesimo panettone alla svendita che comincia il 26 dicembre: inutile.
Entrambe le cose ti fanno sentire bene per un momento, poi ti ricordano quello che avresti dovuto fare e non hai fatto.
La parola equilibrio non ha nulla a che vedere con questo periodo.
Prima tutti a dieta, poi grandi abbuffate. Un paio di giorni per riprendersi dopo Natale e poi via che si parte di nuovo per il cenone di Capodanno, serata in cui, a quanto pare, è d’obbligo divertirsi, mangiare, bere, fare tardi. Anche se non ne hai voglia. Altrimenti pare brutto, quando incontri gli amici nei giorni successivi, dire: “No guarda, sono rimasto a casa, mi sono preparato una cenetta golosa e ho visto un bel film”. Ma questa è un’altra storia.
Parlavamo di equilibrio. Così come non ne abbiamo a tavola, scarseggia anche in altri contesti.
Il grande bilancio di Capodanno
Quanto sei severo con te stesso, quando ti trovi davanti al foglio bianco sul quale fai il riepilogo dell’anno appena passato?
È vero, solo i più organizzati fanno il bilancio finale per iscritto, molti si limitano a ripercorrere mentalmente le tappe significative degli ultimi mesi tra un thè caldo, una cioccolata in tazza e una fetta di pandoro. Che comunque non è male.
Il problema è che spesso lo fanno con rammarico. A parte alcuni irriducibili entusiasti, quasi tutti si concentrano su quello che è andato male, come se l’idea di un passato fallimento potesse essere la spinta giusta, almeno una volta, per portare a termine la seconda parte del piano: i buoni propositi per l’anno nuovo.
Oh, è una strategia come un’altra, però non funziona quasi mai. O meglio, per me non ha mai funzionato. Tu che mi dici?
La leva sul dolore funziona solo sul breve termine, sarà per questo che entro il 7 gennaio la maggior parte dei piani per conquistare il mondo finisce nel cestino!
Quest’anno ti propongo di fare una cosa diversa: valorizza i tuoi risultati, anche quelli che reputi insignificanti. Sono tutti importanti; rivivili, goditeli, prepara una lista di piccole e grandi soddisfazioni: momenti di gioia che hai vissuto, sfide che hai vinto, persone che hai amato, successi inaspettati e intoppi che hai superato con il sorriso.
Prendi un foglio – non il retro di una carta da pacchi che poi butterai, un foglio che potrai mettere in agenda o appendere in casa – e scrivi il lungo elenco di tutti i tuoi successi.
Non iniziare a dire che non sarà poi così lungo… se ci pensi hai molto da celebrare, molto di cui essere grato alla vita e a te stesso. Ricordatelo. Festeggialo.
Se vivrai questo bel momento di introspezione come un rituale tutto tuo – o da condividere con chi ami, con i soci al lavoro, con gli amici – sarà un’altra voce della lista, un’altra fonte di energia; di quell’energia che ti permetterà di costruire il futuro sulla gioia e non sulla paura, sulla motivazione e non sul biasimo, sulla fiducia e non sulla fuga.
Quest’anno, anziché scappare dai tuoi fallimenti, corri incontro ai traguardi che vuoi raggiungere.
Le grandi aspettative per il 2023
Vuoi davvero diventare un’altra persona di punto in bianco?
Di fatto è quello che speriamo che accada ogni volta che programmiamo le attività del nuovo anno e infiliamo in agenda una tale quantità di cose – molte delle quali inutili ai nostri occhi – che non riusciremmo a portarle a termine nemmeno se avessimo a disposizione l’apparato organizzativo della Casa Bianca.
Perché pianificare un’ora di ginnastica al giorno se non muovi un passo nemmeno in vacanza?
Perché abolire i dolci se il cornetto del mattino è l’unico motivo per cui scendi dal letto?
Perché iscriverti al corso di inglese se non hai ancora finito (o iniziato) quello di francese?
È bello avere grandi progetti, ma quando li fai domandati sempre il motivo che ti spinge; verifica che siano in linea con i tuoi obiettivi di vita e non scelte il cui unico vantaggio è farti sentire parte del gruppo.
Tu sei diverso, i tuoi sogni sono diversi: è su quelli che dovresti concentrarti.
Metterti a dieta con l’idea di entrare nella taglia 40 di un tailleur griffato perché lo indossa una influencer famosa, quando vorresti solo cucinare e assaggiare i piatti da proporre nel ristorante che sogni di aprire fin da piccola, è un proposito destinato a fallire. Piuttosto sperimenta ricette leggere e golose, se pensi possano sposarsi con il tuo progetto di vita.
Utilizza il pensiero laterale, sii creativo.
Scegli le azioni da compiere in base ai sogni che vuoi realizzare, non in base alla moda del momento o a quello che gli altri si aspettano da te. Solo così saprai di aver investito bene le tue energie.
Ci saranno comunque dei momenti impegnativi e dovrai darti da fare, ma se pensi al risultato che vuoi ottenere, e se quel risultato ti fa battere il cuore, sei sulla strada giusta.
Perciò inizia pensando alla fine.
Guarda oltre il breve termine, non limitarti a mettere in agenda qualche azione inflazionata e new age come la dieta, la palestra, la gentilezza immotivata (peraltro tutte cose utili a prescindere, ma efficaci solo se fatte per la giusta ragione).
Decidi chi vuoi essere, come vuoi vivere e lavora ogni giorno per costruire il tuo sogno.
Sii gentile con te stesso, lasciati libero di essere felice.
Forse ci concediamo numerosi strappi alle regole perché “tanto è festa” e “da gennaio si torna in riga”, ma sarebbe più onesto ricordarci chi siamo, chi vogliamo diventare, che progetti abbiamo e cosa ci fa sentire bene.Io sono una golosa, una fan dell’allegria immotivata e delle risate stupide. Mi piace pensare che si possa vivere ogni giorno con la gioia di chi sa che sta facendo un passo avanti nella direzione del futuro che ha scelto. Perché a differenza di quello che si vede in televisione, la felicità non si trova nelle cose, si crea nel tempo, in quei momenti che viviamo a modo nostro. Dovremmo concederci il lusso di sognare tutti i giorni, e tutti i giorni, dovremmo comportarci come se fosse sempre quel giorno magico, all’inizio dell’anno, in cui tutto sembra possibile.