Coach & Counselor

Editor e ghostwriter: coltivate la pazienza

“Tranquilla Fede, ha solo avuto una brutta giornata.”

È iniziato così lo scambio di messaggi di qualche giorno fa con la mia socia.

Una cliente aveva completamente cambiato atteggiamento e da gentile come era sempre stata, si era trasformata in polemica. Così, da zero a cento in quattro secondi, come se fosse una macchina da corsa.

Quando ho letto la prima frase della sua email mi sono fermata e sono tornata indietro, per rileggerla. Mi sono detta: “No dai, hai capito male, forse ti è sfuggita qualche parola, una virgola magari.”

Le virgole sono importanti.

Come editor lo sappiamo e siamo anche abituate a interpretare le frasi poco chiare, quindi ho letto e riletto per trovare un significato più gentile ma niente.

Non ne ho trovati altri. Lo stesso ha fatto Federica.

Sai quando stai con una persona e pensi che vada tutto bene poi a un certo punto ti dice: “Dobbiamo parlare!”? Di solito lo fanno le donne ma ha lo stesso effetto raggelante anche in ufficio, in amicizia o in famiglia.

Beh, ci sentivamo un po’ così, con la differenza che non capivamo a cosa potesse riferirsi.

Non mi dilungo sul racconto perché non è importante: c’era stato un fraintendimento. Lei era convinta di essere stata chiara su ciò che le serviva, noi pensavamo di aver compreso le sue esigenze. Non era vero. In ogni caso sappi che è finito tutto bene, ci siamo ascoltate reciprocamente con attenzione, abbiamo capito dove si era imbrogliato il filo e abbiamo sciolto la matassa nei tempi e con i modi giusti.

Ci piacciono i lieto fine.

Da questa piccola esperienza però sono nate alcune riflessioni.

Prima fra tutte, che a prescindere dalla competenza – sempre necessaria -, per essere un buon editor e un buon ghostwriter serve molta pazienza.

Sono seria eh, non è una battuta e nemmeno polemica.

L’etimologia di questa parola ha un tono un po’ drammatico – patire, soffrire, tollerare – e il dizionario (Oxford Languages) la definisce come una “Disposizione, abituale od occasionale, alla moderazione, alla tolleranza e alla sopportazione più o meno rassegnata”, ma a me piace vederla come una virtù intraprendente, come la capacità di tirare fuori il meglio dalle persone attraverso una sorta di resistenza alle resistenze.

Pazienza: un significato più ampio

Per un editor o un ghostwriter, avere pazienza significa:

cercare la parola giusta,

saper ascoltare i dubbi di un autore,

– riuscire ad accogliere le paure di chi abbiamo di fronte,

concedere il tempo necessario ad arrivare a una risposta, soprattutto se ci sembra palese,

negoziare per ottenere una soluzione più efficace anche quando sarebbe più facile fare contento il cliente (ma a sue spese),

– ascoltare con attenzione ogni pensiero dell’autore senza presumere di avere ragione in forza dell’esperienza,

accettare i fraintendimenti come parte del percorso,

cercare soluzioni a problemi a volte inesistenti,

mettersi da parte per far posto a un’altra personalità.

Certo per fare un buon lavoro devi essere anche capace di ascoltare in profondità e guidare verso l’obiettivo, un po’ come farebbero un coach e un counselor, ma prima di tutto ti serve la pazienza, che è anche umiltà.

Ossia la pazienza nei confronti di noi stessi quando:

– qualcosa non va come vorremmo,

– non capiamo dove ci troviamo e dobbiamo guidare noi stessi prima di poter guidare l’altro,

– dobbiamo tenere a bada le emozioni affinché non interferiscano con la qualità del lavoro e il bene del cliente,

– vorremmo ottenere subito un risultato per cui serve più tempo,

– pensiamo di dover avere tutte le risposte e ci accorgiamo che non è così.

Forse il dizionario non associa tutti questi significati alla parola pazienza, ma i confini stretti non mi sono mai piaciuti, immagino sia il motivo per cui sono diventata, nell’ordine, coach, ghostwriter, counselor ed editor: per superare le barriere emotive interne ed esterne e usare le parole per diffondere un messaggio.

Tutto senza dimenticare mai di avere pazienza, prima di tutto come me stessa.

Se vuoi qualcuno che ti ascolti per trasformare i tuoi pensieri in parole scritte o in benessere personale, scrivici a ilnerosulbianco@gmail.com e inizieremo facendo due chiacchiere.

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