A Natale devi essere buono, altrimenti non ricevi i doni che hai chiesto.
Quante volte ce lo hanno detto quando eravamo bambini?
Questa frase non mi è mai piaciuta molto: il concetto di “essere bravi” a Natale per ricevere qualcosa in cambio mi sembrava davvero strano, anche da bambina.
Mi domandavo perché non dovessimo essere buoni sempre, infatti spesso iniziavo le mie letterine a Babbo Natale con una premessa molto chiara:
“Caro Babbo Natale, quest’anno sono stata sempre brava, forse solo un paio di volte ho fatto arrabbiare la mamma, ma ho sempre fatto i compiti e ho aiutato la Nonna a…”.
A distanza di anni ripenso al concetto di essere buono, lo calo nell’ambito professionale e sorge spontaneo il parallelo con la comunicazione.
Mi spiego meglio.
Chi comunica oggi – con strumenti digitali o tradizionali – dovrebbe entrare nell’ottica di attivare una comunicazione che sia sempre BUONA, e con l’aggettivo buona intendo rispettosa, portatrice di valori sani e autentica.
L’obiettivo è ottenere l’attenzione del lettore che potrebbe diventare un futuro cliente (la ricompensa per essere stati buoni, insomma).
Vediamo insieme queste tre caratteristiche.
Il rispetto.
Porta sempre rispetto nei confronti del tuo lettore: usa un linguaggio diretto e semplice ma non aggressivo, scegli parole che mettano a proprio agio chi sta leggendo il tuo messaggio, sii gentile.
Prova a mettere da parte l’autoreferenzialità: al centro della comunicazione deve esserci l’utente finale, non tu o la tua azienda.
Evita gli slogan da pubblicità anni Ottanta e pensa ad una narrazione emozionale che possa coinvolgere il pubblico in modo diretto, chiamandolo in causa.
Poni domande aperte, permetti agli utenti di commentare i tuoi post e rispondi rispettando il loro punto di vista.
I valori.
Quando fai marketing e realizzi strategie finalizzate al business, dovresti trasmettere messaggi che contengano riferimenti alla tua sfera valoriale.
Fai un elenco dei tuoi ideali o di quelli dell’azienda per la quale comunichi, appendilo accanto alla scrivania e leggilo ogni volta in cui scrivi un post, un articolo per il blog, un annuncio ADS.
La comunicazione deve essere coerente con i tuoi valori e riflettere la tua personalità.
In questo modo il lettore si identifica nelle tue parole, acquisisce fiducia in te e prova un senso di appartenenza nei confronti del brand.
L’autenticità.
Quando comunichi devi essere autentico, non ci sono altre vie per arrivare al tuo lettore.
Riflettiamo sulla definizione di autenticità che troviamo su Treccani analizzando due aspetti.
– Riferito a persona, genuinità, schiettezza, spontaneità.
– Nella filosofia esistenzialista, autenticità dell’esistenza, l’esistenza in cui il singolo ritrova il proprio più profondo sé stesso, lontano dal modo d’essere quotidiano, superficiale e impersonale, in cui l’uomo vive abitualmente.
É molto semplice: quando realizzi un piano editoriale e una strategia basata sui contenuti, sii te stesso.
Non devi dimostrare di essere perfetto perché sembrerai falso agli occhi di chi ti legge.
Prendi come esempio i Supereroi: sono personaggi nei quali ci identifichiamo perché, nonostante i super poteri, hanno un punto debole che li rende molto umani. Tutti, nessuno escluso.
Quando scrivi un contenuto per il tuo lettore fallo con spontaneità, naturalezza e schiettezza.
Per arrivare all’autenticità dovresti prima fare una profonda analisi di te stesso: come puoi migliorare la vita delle persone con il tuo lavoro?
Quali strumenti hai a disposizione per aiutare il tuo cliente finale, risolvere un suo problema, rendergli la vita più facile?
La comunicazione deve essere vera e rispecchiare la realtà.
Il rispetto, la condivisione dei valori e l’autenticità, ti permettono di essere originale e di distinguerti dagli altri perché sei portatore di aspetti unici, davvero tuoi, che permettono alle persone di darti fiducia.
Un ultimo suggerimento: quando scrivi un contenuto, lasciati andare. Mettici passione, entusiasmo, energia.
E, soprattutto, credici.
Buon Natale,
Federica
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