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Coaching tips: Come scrivere di sé

Scrivere di sé è una scelta (di consapevolezza), una cura (per il dolore e l’ignoranza), un impegno (con noi stessi), una rivelazione (su noi stessi), un viaggio (più che altro un’avventura), un incontro (con le parti di noi che isoliamo per paura di soffrire o di far soffrire).

Poche righe e si è già aperto un mondo. Nello spazio di un articolo non riesco a dire tutto quello che meriterebbe la tua attenzione, però una cosa la posso fare: accendere la tua curiosità, il desiderio di capire in che modo la scrittura può essere tua amica

Nei miei percorsi di coaching trovo spesso la strada che conduce a carta e penna, anzi, sono le coachee a scegliere questo strumento fra molti altri perché è intimo, profondo, liberatorio ed efficace.

La scrittura è come la fantasia, non ha limiti se non quelli di chi la utilizza. Ci sono molti modi per chiederle di starci vicino, fare luce sul passato, colorare il futuro, mettere ordine nel caos.

Sei motivi per scrivere di sé.

Chi ama scrivere non ha bisogno di motivazioni per prendere in mano un quaderno. Qualcuno predilige la tastiera del pc, ma quando si tratta di scrittura emozionale, di lasciare andare blocchi e costruire una verità interiore diversa, non c’è dubbio che carta e penna siano la soluzione migliore.

Il movimento della mano, il rumore sul foglio, la sensazione del corpo che dà forma a una realtà che prima non esisteva lasciandone una traccia tangibile non ha niente a che vedere con un file. La forma delle lettere, il peso del tratto, la velocità o la lentezza con cui si compongono le parole sono indizi emotivi del momento che stiamo vivendo. Nulla di tutto ciò è rilevabile dallo schermo di un pc, perciò, se vuoi sperimentare la scrittura introspettiva, accendi il cuore e lascia spenta la tecnologia.

Intendiamoci, uso il computer tutti i giorni per svolgere la mia professione e lo benedico per mille motivi, ma quando lavoro su di me, faccio progetti, sogno a occhi aperti, mi sfogo o mi interrogo sui temi della vita, adotto sempre il vecchio stile.

A proposito di vecchio stile, ecco alcune situazioni in cui sarebbe utile avere una pergamena, un calamaio e una piuma d’oca.

1-  Scrivi per lasciare andare un’emozione che non riesci a gestire.

Può essere una giornata storta, un periodo di vita difficile, un momento in cui hai deciso di fare un passo avanti nella tua crescita personale o un dolore che si risveglia nell’affrontare un blocco che avevi messo da parte. Può capitare o puoi farlo capitare, ma quando sei in mezzo alla tempesta è importante avere un porto sicuro. A prescindere da ciò che accade devi essere tu il tuo punto di riferimento; ti basta imparare a gestire emozioni e pensieri che ti fanno male. Prima però devi avere il coraggio di guardarli in faccia. Per liberarti di pensieri intrusivi e sensazioni che ti bloccano in un limbo di rabbia, dolore e frustrazione, scrivi tutto quello che ti passa per la testa senza filtri, senza pudori, senza giudizi. Siete solo tu e il tuo quaderno, come in un confessionale, puoi scrivere tutto ciò che non diresti mai ad alta voce. Consegna ai fogli il tuo dolore e ringraziali per averti liberato di un peso, per essere i custodi dei tuoi istinti più veri. Nessuna emozione è buona o cattiva quando la gestisci in modo efficace.

2-  Scrivi per costruire il futuro.

Chiudi gli occhi, prendi un respiro profondo e inizia a vivere la vita che hai sempre desiderato. Fallo nella mente come quando ti perdi in un sogno e poi trasforma quelle immagini in qualcosa di tangibile scrivendo tutto ciò che hai visto. Dal momento in cui i tuoi pensieri diventano forme e inchiostro sulla carta, sono già in parte diventati realtà. È un primo passo verso qualcosa di più grande, di più concreto, di più tuo. Scrivere del futuro aiuta a focalizzarlo e a renderlo verità.

3-  Scrivi per fare un bilancio del presente.

Sai quei giorni in cui ti senti un po’ così, né carne né pesce, né realizzato né insoddisfatto, né triste né felice? Ecco, è la situazione ideale per ricordare a te stesso quello che hai fatto, che stai facendo e che farai. Tirare una linea sul passato ti aiuta a imparare dalle esperienze, guardare al futuro ti incoraggia a sviluppare le qualità necessarie a tagliare nuovi traguardi e sapere dove ti trovi nel presente rimette tutto in prospettiva. A volte ci sentiamo falliti solo perché non ricordiamo gli obiettivi che abbiamo già realizzato e l’impegno che stiamo profondendo nel creare qualcosa di nuovo.

4- Scrivi per rafforzare l’autostima.

Se vuoi apprendere alcuni metodi per rinvigorire la tua autostima ti consiglio di leggere l’articolo “L’autostima è un processo attivo”, nel frattempo però voglio suggerirti un modo per ricordarti quanto vali utilizzando la scrittura. Mi rendo conto che i momenti in cui ti sarebbe più utile farlo sono quelli in cui ne hai meno voglia e la memoria è impigrita dai cattivi pensieri, ma stringi i denti e inizia, vedrai che ti sentirai subito meglio. Prendi un foglio bianco, senza righe o quadretti, e scrivi ogni frase con un colore diverso, in ordine sparso: dritto, storto, al contrario, in tondo, rosso, giallo, verde, blu. Cosa devi scrivere? Tutti i tuoi successi grandi e piccoli: dal superamento dell’esame di quinta elementare (c’è ancora l’esame?) alla discussione della laurea, da un parcheggio ben riuscito a quella persona con cui finalmente sei uscito a cena, dal primo bacio al giorno del tuo matrimonio, dal primo impiego all’ultima promozione, dalla scelta di mangiare sano all’allenamento portato a termine. Non minimizzare i tuoi traguardi, esaltali, colorali, lasciali liberi di essere visti e celebrati.

5- Scrivi per esprimere ciò che senti.

Quando la casa è in disordine perde armonia, lo stesso capita alla mente quando è affollata di pensieri ed emozioni che non sanno dove collocarsi. Vagano tra le sinapsi e ogni tanto ordinano un drink a base di serotonina, ossitocina, cortisolo o adrenalina. A seconda del pensiero o dell’emozione che guadagna la scena ti senti allegro, motivato, ansioso, stanco, impaurito: puoi dire di essere padrone del tuo stato d’animo? Le mie coachee ed io lavoriamo molto su questo aspetto: mettiamo a fuoco emozioni e sensazioni per individuare e gestire i pensieri che innescano la risposta emotiva. Per riuscirci è fondamentale essere onesti e concentrati: scrivere ti permette di restare lucido e ti dà il tempo di analizzare i dettagli senza distrarti.

6-  Scrivi per condividere.

In genere quando si parla di condivisione ci si riferisce ad altre persone: tu hai mai provato a condividere con te stesso? Un pensiero, un’emozione, una consapevolezza che non avevi il coraggio di confessare. Sono piccole e grandi verità nascoste che ci illudiamo di far svanire ignorandole. A volte lo facciamo con intere parti di noi; le mettiamo giù in cantina e diamo quattro mandate per essere sicuri che restino lì, dove possiamo controllarle, nasconderle, negarle. Il problema è che ogni tanto scappano e si mostrano al mondo come non vorresti mai vederle: nude, vere, selvagge. Allora forse ti conviene imparare a condividere lo spazio consapevole anche con quelle parti di te che hai tenuto prigioniere. Qualche giorno fa ho suggerito a una mia coachee un esercizio molto potente: scrivere un dialogo tra la parte di sé che ha il controllo della sua vita e quella che tiene sempre nascosta, per tutela o per vergogna. Ha scoperto cose molto interessanti e una preziosa chiave di volta per la gestione delle emozioni. Tu sei curioso?

Nella scrittura c’è una verità che non si può dire a parole, un livello di riflessione meditativa che libera la mente e al tempo stesso la stimola ad andare in profondità.Le parole sono il nostro mestiere (mio e di Federica) ma sono anche uno strumento di crescita personale, perciò se desideri utilizzarle per costruire la vita che hai sempre voluto, prenota una chiamata informativa gratuita compilando il form che trovi cliccando il pulsante qui sotto.

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