Editor & Ghostwriter

Ghostwriter della formazione: il tuo evento, il tuo business model, il tuo libro

Scrivere un libro tecnico, un manuale, una biografia aziendale o motivazionale è un ottimo modo per conquistare una posizione di rilievo sul mercato del lavoro.

Il motivo è semplice: se un professionista si propone al pubblico con un testo, si suppone che abbia qualcosa da dire, conoscenze da condividere, nozioni da insegnare ed esperienze da raccontare.

Tutti abbiamo una storia e come dice Alessandra Perotti “Non esistono storie banali, solo modi banali di raccontarle”.

Perciò se ti stai domandando come potresti “riempire” il tuo libro, sappi che hai moltissimo materiale su cui lavorare, così tanto che la cosa più impegnativa sarà decidere cosa inserire e cosa tralasciare.

Ma andiamo con ordine.

Perché scrivere un libro?

Dal punto di vista del marketing di motivi ce ne sono mille.

Se sei un libero professionista, un formatore o un imprenditore sai che pubblicare un testo in cui condividi il tuo sapere, il tuo modello di business, la tua storia e le tue motivazioni ha un fortissimo impatto sul mercato: 

  • fidelizza i clienti
  • ne attrae di nuovi
  • consolida le relazioni con i partner commerciali, 
  • ti consacra esperto del settore, 
  • migliora la tua immagine professionale o aziendale.

I vantaggi sono davvero tanti quando sai cosa scrivere, come farlo e come proporti.

E la cosa bella è che non è necessario che lo faccia tu in prima persona, ciò che importa è che i contenuti siano i tuoi, così come la voce che li racconta.

Che tu sia il volto dell’azienda o il libero professionista che vuole farsi conoscere, trasmettere valori, idee, innovazioni, modelli di lavoro e case study interessanti, creare un testo è il modo migliore per presentarti.

L’obiettivo è far sì che la lettura sia un fantastico biglietto da visita: lungo, accattivante ed esaustivo quanto basta per creare un legame di fiducia e iniziare una relazione che poi proseguirà di persona o tramite il percorso che prepareremo insieme per il lettore.

Immagina la soddisfazione di arrivare a un appuntamento con un potenziale cliente – o partner – portando in dono il tuo libro: quale modo migliore per iniziare un rapporto di lavoro?

Come scrivere un libro?

Parliamoci chiaro: lavori come un matto, corri da un impegno all’altro e mentre sei dentro a un progetto stai già pensando al successivo.

Dove lo trovi il tempo per scrivere un libro?

Eh già, perché non basta avere le competenze, servono anche tempo e pazienza.

E qui viene il bello: se sei arrivato a questo livello, stai facendo o hai appena fatto un salto di qualità, sai che il potere della delega moltiplica i risultati.

Negli anni ho avuto la fortuna e l’onore di lavorare con alcuni dei migliori formatori del panorama nazionale e in numerose occasioni mi sono accorta che tra le opere da loro pubblicate, molti titoli erano ispirati ai corsi di cui erano trainer.

Questo perché ciò che vale la pena condividere è di valore.

Qualcuno pensa sia sufficiente mettere insieme pochi concetti introduttivi; teme che essendo generoso tra le pagine del proprio libro svelerà ogni mistero e perderà l’interesse del lettore: nulla di più lontano dalla verità.

Se il tuo potenziale cliente legge un libro scritto da te e lo trova superficiale o leggero, penserà che non hai molto da condividere; al contrario, un testo ricco di novità, emozioni, nozioni e piccole o grandi illuminazioni, non farà altro che incuriosire il lettore, creare un rapporto basato su una sensazione di reciprocità e innescare un desiderio di conoscenza.

Tutti motivi per cui si decide di arrivare a un ampio pubblico.

In più di un’occasione il docente mi ha invitata a uno dei suoi corsi per farmi un’idea del suo stile comunicativo, degli argomenti da inserire nel testo e dell’ambiente in cui lavora.

Lo stesso vale per un imprenditore che organizza un evento per celebrare un anniversario o ha sviluppato un particolare modello di business, così come per un libero professionista che si è specializzato in un particolare ambito di competenza.

Chi può aiutarti a scrivere? Il ghostwriter della formazione

Se il ghostwriter è capace di scrivere utilizzando argomenti e stile del committente, il ghostwriter della formazione è una figura professionale che coniuga l’esperienza nel campo della scrittura con quella nel campo della formazione.

Ho iniziato il mio viaggio nel mondo della crescita personale nel 1996 e da allora non ho mai smesso di esplorare.

Attualmente svolgo la professione di editor e ghostwriter, ma anche quella di coach e counselor. Trovo siano connesse tra loro perché in un modo o nell’altro mettono la persona al centro.

Il materiale di lavoro utile a creare un testo mi arriva in tanti modi:

–       video chiacchierate con l’autore,

–       audio registrati,

–       registrazioni video dei corsi fatti in aula,

–       interviste fatte in sede.

La modalità di lavoro è flessibile, cambia in base alle esigenze dell’autore e alle finalità del testo. In genere è un aspetto che si decide insieme in fase di creazione della struttura del libro.

Come arrivare al pubblico?

Scrivere un bel libro non è sufficiente. Bisogna fare in modo che qualcuno lo legga.

Le opzioni principali tra cui scegliere sono tre:

  1. pubblicazione con una casa editrice,
  2. autopubblicazione,
  3. crowdfunding.

Ogni possibilità presenta pro e contro e si adatta meglio a una specifica situazione.

Non esiste la risposta giusta in assoluto, bisogna fare attente valutazioni prima di prendere la strada che si ritiene più opportuna.

Pubblicare con una casa editrice – magari di prestigio – ha sempre un certo fascino per l’autore e ispira autorevolezza nel lettore, ma comporta anche delle rinunce. La libertà di scelta su alcuni fattori ad esempio, come la copertina, il prezzo, la diffusione. Per contro l’editing, l’impaginazione e la pubblicità saranno a carico della casa editrice.

Se scegli l’autopubblicazione devi sapere che non è più un’opzione di serie b da molto tempo. Anzi, chi ha già un proprio seguito sui social, nella propria realtà professionale, trarrà grandi benefici dalla scelta dell’autopubblicazione. I tempi sono più rapidi, le percentuali di guadagno migliori e anche se alcuni passaggi saranno a tuo carico (grafica, scelta del titolo e modalità di distribuzione), l’investimento di tempo e denaro verrà ripagato dai risultati.

L’opzione che resta un po’ più in disparte – per quanto riguarda la mia opinione personale – è il crowdfunding, che prevede il coinvolgimento dei lettori nella scelta della pubblicazione o meno. In pratica si propone al pubblico di sponsorizzare la messa in stampa acquistando in anticipo le copie del libro ancora da produrre.

Ci sarebbe molto altro da dire: queste sono indicazioni di massima e servono solo a farti fare una riflessione preliminare, per arrivare a una scelta concreta è necessario approfondire ogni aspetto.

Il prossimo passo

Ora che ti sei fatto un’idea generale di come creare, elaborare e pubblicare il tuo primo (o prossimo) libro, vorrei che facessi un passo in più.

Inizia a pianificarlo rispondendo a qualche domanda.

–       A quale pubblico vorresti arrivare?

–       Che obiettivo vorresti raggiungere?

–       Quali contenuti ti piacerebbe condividere?

–       Perché credi sia importante diffonderli?

–       Cosa otterranno le persone leggendo il tuo libro?

–       Cosa otterrai tu nello scriverlo?

–       Per quando ti piacerebbe che fosse pronto?

So che sono tanti aspetti a cui pensare e da valutare, per questo ti propongo, se hai in mente di scrivere un libro, di contattarmi per valutare insieme la fattibilità del tuo progetto.

La mia e-mail è cuppini.counselor@gmail.com e di seguito trovi i miei profili social.

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