La Scrittura è uno stile di vita
Di cosa scrivo oggi?
Sviluppiamo un rapporto personale con la Scrittura.
È un gesto troppo intimo per essere categorizzato con standard preconfezionati.
Scrivere è un gesto d’amore che compiamo per noi, nei confronti delle persone per le quali scriviamo e per i fruitori finali della comunicazione.
Un gesto caldo.
Poi, una mattina di dicembre, arriva ChatGPT e ribalta la visione della Scrittura togliendo sacralità alle parole. Tutto diventa freddo.
In questo articolo focalizzo l’attenzione sulla passione per la Scrittura, sulla parola scritta come forma di comunicazione, sull’approccio al gesto e sul concetto di dono.
Chi ti ha trasmesso la passione per la Scrittura?
Quando ero piccola mio Nonno si sedeva davanti al trumeau in legno, mi prendeva in braccio, metteva a disposizione carta, matite, penne e inziavamo a scrivere o a leggere Il Giornale.
Riempivo i fogli di scarabocchi colorati. Mamma mi ha sempre detto che adoravo trascorrere il tempo con lui.
Negli anni le linee presero forma, diventando prima disegni e poi parole.
Nonno mi incoraggiava a scrivere per qualsiasi occasione: poesie di Natale, biglietti d’auguri, filastrocche, lettere, racconti.
Producevo testi, lui leggeva e aspettavo – con un filo d’agitazione – un riscontro.
Ho iniziato a scrivere così, come se fosse l’azione più naturale del mondo.
“Dovresti fare la giornalista”, disse un giorno Nonno “ti piace scrivere, perché non ti lanci?”.
Il giornalismo però non mi ispirava. Ero attratta da altre forme di Scrittura che si allontavano parecchio dallo stile asciutto dell’articolo di giornale.
Romanzi. Prendevo un libro, andavo a sedermi tra i rami del ciliegio e mi immergevo nelle storie.
Nonno ha fatto in tempo a leggere la mia prima tesi ma non la seconda.
Negli ultimi tempi gli ho sussurrato spesso – rivolgendomi a una stella – di non essere diventata giornalista e nemmeno una scrittrice di romanzi, ma una via di mezzo.
“Mi occupo di content marketing Nonno. Sono una ghostwriter del web”. Annuisce. O almeno credo lo faccia.
Certo, non è proprio il mestiere che lui si immaginava facessi, però scrivo. Scrivo tantissimo.
Nonno mi ha trasmesso la passione per la Scrittura intesa come abitudine quotidiana e momento personale a cui dedicare cura.
Il mio amore per questo lavoro deriva da lui, dai suoi insegnamenti, da ciò che mi raccontava e suggeriva.
Provo un rispetto profondo verso ogni forma di Scrittura perché credo che le parole siano uno strumento ricco di energia e dalla forza pazzesca attraverso il quale comunichiamo con noi stessi e con gli altri.
Raccontami di te: c’è una persona che ti ha trasmesso la passione per la Scrittura?
La scrittura come forma di comunicazione
Quanti messaggi inviamo al giorno su WhatsApp o Telegram? E quante e-mail?
Facciamo una stima.
Ogni volta in cui scriviamo un testo usando uno di questi due strumenti, stiamo comunicando.
Un bisogno, un desiderio, un’informazione pratica o un semplice pensiero.
Anche quando scriviamo la lista della spesa da lasciare ai nostri compagni – compagne, mogli, mariti, fidanzati e fidanzate -, stiamo comunicando.
Sono due esempi banali che fanno capire quanto la Scrittura sia parte della nostra vita.
Non come lavoro, come consuetudine.
Ognuno di noi è produttore di contenuti. Solo lo siamo con modalità, tempi e obiettivi differenti.
A prescindere dalle nostre attitudini, la Scrittura resta una forma di comunicazione indispensabile per:
- diffondere un’informazione,
- descrivere una situazione,
- raccontare un fatto,
- trasmettere uno stato d’animo,
- rendere partecipe l’interlocutore di un evento,
- far conoscere un contenuto,
- coinvolgere un gruppo di persone,
- condividere un’idea.
E instaurare una relazione. Le parole sono uno strumento per creare connessioni e legami con le persone: dal biglietto di auguri alla lettera d’amore (sperando ci sia ancora qualcuno che le mandi), dalla newsletter all’articolo del blog (come questo), scriviamo perché sentiamo la necessità di mettere in comune qualcosa con l’altro.
La Scrittura avvicina. Anche quando le opinioni sono in contrasto perché diventa occasione di confronto costruttivo.
Quando diciamo di impostare una strategia di comunicazione per un brand, mettiamo insieme una serie di attività che permettono all’azienda, all’impresa, al libero professionista, di entrare in connessione con l’audience e iniziare un dialogo.
I contenuti digitali sono il mezzo che oggi ci permette di raggiungere un ampio numero di persone in tempi brevi e di comunicare con loro per trovare affinità, per creare un seguito, per ottenere consenso.
In questo contesto la Scrittura si trasforma in uno stile di vita perché si inserisce nelle nostre giornate e diventa parte delle abitudini personali e professionali.
L’approccio alla Scrittura
Per scrivere è necessario sviluppare un metodo.
Oltre alle basi di grammatica, lessico, sintassi, linguaggio e alla conoscenza delle dinamiche digitali se si scrive per il web, ciò che fa la differenza è l’approccio che adottiamo per esprimerci attraverso la parola scritta.
Non esiste un modello universale e perfetto.
Esiste il buon senso, l’educazione, il rispetto per il prossimo.
Ognuno di noi poi – in base al carattere – si avvicina alla Scrittura seguendo un percorso di crescita personale.
Quando mi confronto con le persone che scrivono per lavoro mi piace chiedere loro quale sistema utilizzino per produrre i contenuti e trovare l’ispirazione. Raccolgo le risposte più diverse.
Ti riporto alcuni esempi.
- Scrivere in ambienti silenziosi, appartati, senza nessuno intorno: lo studio di casa, una baita in montagna, la spiaggia d’inverno.
- Scrivere in mezzo alla confusione, magari in un bar, circondati da stimoli continui.
- Scrivere prima a mano e poi su word.
- Avere un momento preciso da dedicare alla Scrittura: il mattino presto insieme alle allodole, la sera tardi con i gufi, in mattinata quando i bambini sono ancora a scuola “e non ho nessuno che mi distrae in casa”.
- Scrivere sempre, quando c’è l’ispirazione del momento, a prescindere dal luogo in cui ci si trovi.
- Prendere nota su un taccuino o un’agenda, pianificare, dare un senso logico agli argomenti e poi scrivere.
- Usare le note dello smartphone per trasformare subito il pensiero in parole e pubblicare al volo.
- Scrivere un testo e leggerlo almeno tre volte prima di condividerlo per correggere eventuali refusi.
Sono tutte valide modalità di incontro con la Scrittura che donano come risultato un contenuto ben scritto, coinvolgente per il lettore grazie a uno storytelling appropriato, che dona informazioni utili e interessanti.
Se sei alla ricerca del tuo approccio alla Scrittura, inizia a scrivere. Hai bisogno di allenamento, motivazione e concentrazione.
Posso aiutarti dandoti dei consigli di massima per creare il tuo metodo in modo che tu sia libero di scrivere ogni volta in cui senti il desiderio di farlo o devi produrre un testo per un cliente.
Ma la maggior parte del lavoro è personale e, nel tempo, acquisirai le competenze necessarie per determinare il tuo approccio alla Scrittura.
Inizia compiendo sei azioni: leggere, leggere, leggere, scrivere, scrivere, scrivere.
Parti da qui.
Chissà che approccio usa ChatGPT
L’intelligenza artificiale mette paura. Dopo aver letto alcuni articoli mi sono chiesta se fosse il caso di cambiare lavoro. Potrei sempre tornare a fare l’istruttrice di nuoto come quando andavo all’università, per dire.
Poi ho riflettuto un attimo: fermi tutti.
Com’è che una macchina riesce a produrre un testo emozionale? Dai, stiamo a vedere.
Non discuto sulle potenzialità dello strumento né sull’utilità: la tecnologia agevola il lavoro dell’uomo, velocizza i meccanismi lavorativi, elimina le attività ripetitive e noiose.
Ma scrivere non è un gesto ripetitivo e noioso.
Ho letto esempi di testi prodotti da ChatGPT. Carini eh. Nessun errore, frasi brevi, lineari, semplici, comprensibili.
Testi freddini, asettici, privi di personalità.
Abbiamo studiato per anni manuali sul personal branding e sul tono di voce: al momento non penso che questa AI sia in grado di scrivere un testo “come se lo scrivessimo noi”.
Magari ne realizza uno corretto. Ma non sarà mai come il mio. O il tuo.
“Diventa una questione di etica” ha detto Maria Letizia Russo a pranzo l’altro giorno (sì, ero a pranzo con lei, che emozione!).
In che senso? Bè nel senso che un professionista può sfruttare (non uso mai questo verbo ma qui ci vuole) ChatGPT per produrre e pubblicare contenuti spacciandosi per uno che scrive bene e millantando competenze strabilianti di produzione testi a gran velocità anche se poi non è vero.
Insomma, quanti dubbi su questo tool. Ti lascio il link a un articolo del Content Marketing Institute scritto da Robert Rose che tratta l’argomento, ti suggerisco di leggerlo: ChatGPT: The Future of AI in Content Is in Your Hands.
Può essere utile per chiarire le idee.
La Scrittura è un dono
Ho usato la parola dono in un post pubblicato questa settimana. C’è un’assonanza con il periodo di festa, certo, ma l’ho utilizzata perché ci credo.
Quando scriviamo un contenuto doniamo una parte di noi al lettore. Tramandiamo una storia, come si è sempre fatto nei secoli.
É un gesto magico che racchiude emozioni, sentimenti, stati d’animo, modi di essere.
Nella Scrittura c’è tutto. Tutto di noi o dei clienti per i quali scriviamo.
C’è la passione che qualcuno ha tramandato.
C’è l’esigenza di comunicare.
C’è il metodo che Maestri e Maestre hanno trasmesso.
C’è la nostra personalità.
La Scrittura siamo noi e – in questo gesto – non possiamo essere sostituiti da nessuno.
Scrivi un biglietto di Natale – a mano e su carta – alle persone a cui vuoi bene e scegli parole diverse per ognuna. Dona te stesso e ti ricorderanno.
Ti auguro di trascorrere feste colme di gioia, movimento e stupore: che il 2023 inizi con entusiasmo ed energia.
Federica