Scrivere per passione

Passione o ossessione?

Scrivere per piacere, per dovere, per necessità

Adoro avere tra le mani carta e penna. Mi inebria sentire l’inchiostro che esce da una stilografica per lasciare traccia sul foglio e non escludo che mi sarebbe piaciuto anche intingere una piuma in un calamaio. Non ho mai provato, ma l’ho sempre trovato un gesto affascinante quando lo vedevo nei film. Rende bene il desiderio di lasciare un segno.

Scrivere in fondo è questo: lasciare al mondo una piccola traccia di noi, di ciò che siamo, di ciò che riteniamo importante e del modo in cui vediamo e viviamo la vita.

Il polso “incartato” nella foto è il mio.

Un piccolo intervento, niente di grave, ma con la scusa che il dottore ha incoraggiato i piccoli movimenti per riabituare i tendini alla mobilità, appena ho potuto ho ricominciato a scrivere; un po’ più lentamente ma con gioia.

Ci sono persone che scrivono per il gusto di farlo, perché amano mettere nero su bianco i propri sentimenti, le proprie idee, i propri progetti.

Ce ne sono altre che lo fanno per lavoro; alcune lo hanno voluto e altre non sanno nemmeno come sono arrivate a fare un mestiere del genere.

Poi ci sono le persone che scrivono per necessità, perché hanno bisogno di far uscire dalla testa tutto ciò che è in esubero, che è disordinato o doloroso; una sorta di discarico emozionale e un mezzo attraverso il quale riprendono possesso della parte migliore di loro stessi. È una forma di pensiero.

Io credo di appartenere a tutte e tre le categorie: scrivo per passione, per lavoro e per necessità. Nei giorni subito dopo l’intervento Federica mi ha proposto più volte di scrivere al posto mio (che socia!) ma era più forte di me.

Avevo dei testi in sospeso e soprattutto una gran voglia di rimettere le mani sulla tastiera. Alla penna sono arrivata dopo perché a quanto pare era più complicato! 😉

Nel frattempo però ho imparato alcune cose.

  • La mano sinistra dovrebbe avere più spazio nella vita di tutti i giorni… così, just in case.
  • Si può scrivere anche senza mani. Benedetti coloro che hanno inventato le App che trasformano gli audio in testi scritti.
  • Quando un’idea chiama una mano risponde; se non è la dominante va bene lo stesso, basta solo un po’ di pazienza.
  • Una vera passione non ammette scuse, solo soluzioni.

Quindi mi domando e vi domando: quand’è che la passione diventa ossessione? Quali sono le cose a cui non rinuncereste mai?

2 thoughts on “Passione o ossessione?”

  1. Scrivere è sempre un piacere sia per fissare nella memoria qualcosa di bello che ci sta accadendo sia come valvola di sfogo e perché no anche quando scriviamo una mail di lavoro. A volte lo dimentico… grazie per avermelo ricordato!

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