In questo articolo trovi una breve guida pratica con cinque passaggi da seguire per impostare la scrittura degli articoli per il blog. Un metodo di base che puoi personalizzare per ottimizzare i tempi di realizzazione dei contenuti e renderli utili per il lettore.
Il blog – contrazione di web-log, ovvero diario di bordo online – è uno strumento per la narrazione digitale che apprezzo moltissimo.
Per tre motivi.
- Amo scrivere: l’articolo del blog è un contenuto attraverso il quale condivido argomenti corposi, sforando il numero di battute imposto, per esempio, dai social network. Mi lascio trasportare dal flusso e parlo di passioni e professione con estrema libertà.
- È casa nostra: mia e di Paola, intendo. Il blog si trova al sicuro su un server suggeritoci da una web agency competente. Ha il suo indirizzo di casa – il dominio – che abbiamo scelto e acquistato con consapevolezza. Gli articoli sono nelle loro stanze, in uno spazio protetto, e non in un luogo che appartiene “ad altri” (come Facebook, per dire)
- È per il lettore: l’obiettivo degli articoli è soddisfare le esigenze di chi legge. Mi piace pensare di poter essere utile alle persone attraverso i contenuti. Le parole hanno una forza straordinaria.
Di recente Riccardo Scandellari – formatore e consulente che stimo e seguo – ha pubblicato un articolo dal titolo Vale ancora la pena aprire un blog personale? (lo trovi qui https://bit.ly/3I1GgGd) nel quale risponde ad una domanda che si pongono in molti.
Ti suggerisco di leggerlo.
Mettiamo il caso che tu abbia scelto di creare un tuo blog: hai già la tua bella piattaforma pronta, con il template e tutto il resto. Ora devi mantenerlo in vita con gli articoli.
Ti propongo di seguito una breve guida strutturata in cinque passaggi che puoi utilizzare per scrivere gli articoli del tuo blog.
L’obiettivo è quello di fornirti delle indicazioni di base con le quali elaborare un metodo personalizzato e ottimizzare i tempi di scrittura dei tuoi long content, rispettando il fatidico calendario editoriale che tanto ti mette in ansia.
Partiamo dal presupposto che tu abbia già raccolto il materiale e iniziamo.
1. La mappa concettuale
Prima di scrivere, realizza una mappa concettuale che ti aiuti a strutturare l’articolo: un supporto visivo è molto utile. Suggerisco di disegnarla a mano indicando: l’argomento centrale oggetto della tua trattazione, il motivo per cui lo scrivi (l’obiettivo: informare, educare, emozionare, vendere) il target al quale ti rivolgi, il tono di voce, i punti chiave che vuoi trattare.
2. La piramide rovesciata
Dai una struttura gerarchica ai tuoi contenuti tenendo presente la figura di una piramide rovesciata.
Inizia quindi con il tema principale, il più importante, che il tuo lettore deve leggere subito. Trattalo con la dovuta completezza.
A seguire scriverai gli argomenti accessori e chiuderai con quelli meno rilevanti.
Insomma, vale la regola: dal più importante al meno importante.
3. L’organizzazione del testo
Suddividi il testo in paragrafi ed esprimi un solo concetto in ognuno.
Introduci i paragrafi con titoli pertinenti ed evidenzia le parole chiave con il bold (grassetto).
Utilizza i punti elenco – invenzione meravigliosa – per definire ancora meglio alcuni passaggi del tuo articolo e inserisci immagini o icone per spezzare la noia del wall of test.
Una struttura così realizzata ha una duplice funzione.
- Ti consente di verificare se hai trattato tutti i punti disegnati nella mappa concettuale.
- Rende piacevole la lettura e lascia respirare il tuo lettore.
4. Editing
Dopo aver scritto tutto l’articolo, leggilo una volta e abbandonalo per un paio d’ore. Se te lo puoi permettere, lascialo anche dormire una notte intera sul suo foglio di word.
Il giorno successivo, prendilo in mano e fai l’editing cattivo: controlla grammatica, sintassi, verbi, avverbi, ripetizioni, virgole, termini che non ti convincono.
Sostituisci le forme passive (se le hai usate) con quelle attive.
Elimina il superfluo. Come si dice nel gergo del marketing, segui la regola KISS: Keep It Short and Simple.
Fai almeno tre letture del tuo articolo. Poi prendi coraggio e convinciti che vada bene, altrimenti non lo pubblichi più (io sono fortunata, faccio fare l’editing a Paola!).
5. Persuasione e Call to Action (CTA)
Controlla di aver usato un minimo di linguaggio persuasivo: il web copywriting lo prevede.
Il tuo testo deve prima di tutto essere utile al tuo utente e coerente con il tuo pensiero.
Usa parole che esprimano positività ed empatia per far sentire il lettore vicino al tuo mondo.
Proponi solo contenuti di qualità per essere autorevole agli occhi del pubblico.
Chiediti: è utile il mio articolo? Se non lo fosse, cancella e riscrivi (torna al punto 1).
Ricorda di inserire una call to action alla fine del tuo articolo invitando il lettore ad agire.
Cosa vorresti che facesse?
Qualche esempio di CTA: condividi l’articolo con i tuoi amici, contattami ora, scrivimi un messaggio, seguimi sui social, iscriviti alla newsletter, scarica il report gratuito.
La CTA deve essere in linea con quanto hai proposto nell’articolo.
Ti ho dato degli spunti utili? Se hai piacere, commenta lasciando il tuo feedback (ecco la CTA!).
Quelli appena elencati sono solo alcuni suggerimenti di base. Potremmo approfondire l’argomento parlando anche di tecniche di storytelling, SEO content, link, parole magnete, uso delle immagini.
Ma questo articolo sarebbe diventato troppo lungo e ti saresti annoiato.
Anzi, ti ringrazio per essere arrivata o arrivato fino a qui.
Ti lascio il mio numero. Mandami un messaggio su WhatsApp o Telegram per approfondire le tecniche di Content Marketing per il tuo blog.
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