Scegli con cura le parole da donare agli altri e seleziona quelle che vuoi lasciar entrare.
Scrivere è una responsabilità.
Che tu lo faccia per te stesso o per gli altri, per diletto o per lavoro, ogni volta che scegli una parola stai dando forma a un pensiero, stai creando un’energia che prima o poi si manifesterà nella materia.
Capita la stessa cosa con le frasi che pronunci ad alta voce quando parli con qualcuno e con quelle che sussurri a te stesso durante la giornata.
Le parole creano la realtà che viviamo: a volte letteralmente, a volte solo in termini di percezione. La differenza è nulla visto che, giusto o sbagliato che sia, l’unica verità a cui crediamo è la nostra.
È inutile essere intelligenti se ci fidiamo di chi dice che siamo stupidi, perché anche se il potenziale del nostro QI non cambia, cambierà l’uso che ne faremo. Saremo inclini a pensare di non essere all’altezza e rinunceremo prima di provare o faremo qualche tentativo poco convinto.
Imparare a scegliere i vocaboli giusti è fondamentale se vuoi che siano al tuo servizio.
Pensa a quando scrivi qualcosa: un sms, una e-mail, un post, un articolo, perfino un libro.
Le parole costruiscono il ponte che trasporta il tuo messaggio, quindi devono essere solide quanto basta per sostenerne il peso; allo stesso tempo devono essere capaci di adattarsi al destinatario per suscitare la sensazione che vuoi trasmettere.
Che sia in entrata o in uscita, il linguaggio crea il contesto emotivo in cui ci muoviamo.
Rifletti sulla tua quotidianità. Quali sono le emozioni e le sensazioni che provi più spesso?
Lascia un attimo da parte le situazioni particolari e concentrati su una giornata normale, senza sorprese: da uno a dieci qual è il livello emotivo che ti accompagna?
Ora immagina il tuo dialogo interno e chiediti quali sono le frasi che ripeti a te stesso: da uno a dieci quale livello emotivo contribuiscono a creare?
Se sei stato onesto i due voti dovrebbero assomigliarsi molto.
E quindi? Qual è il nesso con la scrittura?
È molto semplice: scrivere equivale a creare la realtà di chi legge sia dal punto di vista cognitivo che emotivo.
Sono tante le sfumature e i contesti che potrebbemmo considerare, ma ci sono alcune regole che devi tenere sempre a mente.
- Scrivere i messaggi in positivo rende più chiara e diretta la comunicazione.
- Se vuoi trasmettere felicità utilizza vocaboli felici; se vuoi trasmettere ansia utilizza termini ansiogeni. In pratica, scegli parole coerenti.
- Non scrivere mai più del necessario.
- Evita i lunghi giri di parole e vai dritto al punto.
- Mettiti nei panni di chi leggerà e sperimenta la sensazione che le tue frasi suscitano.
- Dopo aver scritto, dismetti i panni dell’autore e indossa quelli di un editor spietato; ti aiuterà a migliorare il risultato.
E se anziché lo scrittore fossi il lettore o il destinatario del messaggio?
Resta aperto ai contenuti che ti giungono dall’esterno, ma falli entrare quel tanto che basta per sottoporli al vaglio della critica: se portano benessere, aggiungono ricchezza alla tua prospettiva o ti fanno riflettere, dai loro lo spazio che meritano; altrimenti lancia un expelliarmus e disarma il mittente allontanando tutte le parole che non contribuiscono in alcun modo alla tua felicità o alla tua crescita personale.
Ti piacerebbe fare pratica con le parole?
Partecipa al gioco che inizierà il 1° dicembre sul nostro gruppo Facebook.