Cinque consigli per scrivere un post lungo il giusto.
I long-form content, i contenuti lunghi, piacciono tantissimo a noi copywriter: realizziamo nella quotidianità testi corposi che vengono trasformati in articoli per il blog, e-book, white paper, podcast e video.
La scrittura di questa tipologia di contenuti richiede tempo e risorse, vero, ma porta dei vantaggi notevoli alla nostra comunicazione e a quella dei clienti per i quali scriviamo.
I contenuti lunghi:
- migliorano la credibilità del brand e trasmettono fiducia ai lettori
- ottimizzano la SEO del sito e del blog
- permettono di dare informazioni complete su un argomento e di trattarlo sotto diversi aspetti
- coinvolgono il lettore e lo invogliano a lasciare un commento o una reazione quando li condividiamo sui nostri canali social.
Quindi, sono ben accolti.
Oltre ai testi lunghissimi, ci dobbiamo confrontare ogni giorno con la scrittura dei post per i social network, più brevi e concisi, che seguono regole differenti rispetto ai long-form content.
Di recente, mi è arrivata una e-mail che ha un simpatico oggetto: copy luuuungo che più lungo non si può (o forse sì), nella quale la scrivente mi chiede un parere sulla pubblicazione di un post Facebook per un cliente che gestisce e, in particolare, vorrebbe sapere se il testo sia troppo lungo.
La mia risposta è: “Dipende”. Banale? No. Dai, vediamo da cosa, dipende.
Il tema della lunghezza dei post è uno di quelli più discussi e i pareri sono tanti e molto diversi tra loro: alcune persone sostengono che i post debbano essere brevi, anzi brevissimi, per essere efficaci. Altri sfruttano tutti i caratteri consentiti dalle piattaforme e, a volte, concludono nei commenti perché hanno finito lo spazio.
Quindi: come comportarsi?
Di seguito trovi cinque suggerimenti per scrivere post della lunghezza più adatta alle tue esigenze, a quelle del tuo brand e del tuo lettore.
1. Crea una scaletta per il tuo contenuto.
La scrittura di un post segue le stesse regole di quella di un articolo o di un capitolo di un libro: ha un’introduzione, una parte centrale di svolgimento del tema e una conclusione.
Controlla che questi tre elementi siano sempre presenti, altrimenti il tuo contenuto non seguirà una logica e perderà la sua forza.
Per avere un post corto, non puoi permetterti di tagliare una delle tre componenti, altrimenti il tuo lettore non capirà di cosa tu stia parlando o rimarrà insoddisfatto dalla lettura, con l’idea di vuoto, di mancanza.
Crea una scaletta e definisci gli argomenti che vuoi trattare, poi scrivi il tuo post.
2. Elimina il superfluo.
Se ti rendi conto di aver ripetuto lo stesso concetto due volte, anche se con parole diverse, elimina una delle due frasi.
La comunicazione scritta sui social network deve essere fluida e non ripetitiva o logorroica: spiega con parole semplici la tua teoria e fallo una volta sola.
Togli tutti gli avverbi in -ente, i costrutti troppo complicati, gli aggettivi doppi che hanno lo stesso significato.
Comportati come Cenerentola: fai una pulizia profonda. Poi rileggi il tuo contenuto. Segui la famosa regola less is more.
3. L’importante in cima.
La notizia più importante che comunichi nel tuo post deve essere scritta per prima, in alto. Non per ultima, in fondo, poverina.
In un post, l’incipit è di fondamentale importanza.
Quando scorriamo il feed di un social, possiamo vedere solo le prime tre, quattro righe del post (su Instagram addirittura una sola) e possiamo fruire di tutto il contenuto solo quando lo apriamo. Se lo apriamo.
Scrivi queste prime righe con cura e attenzione: l’incipit deve essere pazzesco.
Ti faccio un esempio: se l’obiettivo del tuo post è comunicare un evento, le famose 5 W who, what, where, when, why, devono essere all’inizio. Guarda:
“Sabato 27 novembre partecipa alla diretta su Zoom dedicata a come scrivere un post di Facebook, in programma per le ore 15:00, questo il link alla registrazione.
Durante l’evento bla bla bla…”
Prima il focus, poi tutto il resto.
4. Lungo sì, noioso no.
Scrivi in modo interessante e coinvolgente: l’argomento che hai trattato può piacere ai tuoi lettori? Quanto hai scritto è tutto utile o ci sono parti che possono essere eliminate perché non aggiungono valore?
Leggi il tuo post e chiediti se sia noioso o meno, sempre in riferimento al target: un testo dedicato alla realizzazione di un cappotto termico può essere noiosissimo per un’estetista, ma utile a chi lavora nell’edilizia.
Usa un linguaggio fresco, diretto, chiaro, facile da leggere, il tuo lettore non dovrebbe mai annoiarsi: usa parole che lo tengano incollato allo schermo dello smartphone.
5. Trova equilibrio.
Un post piacevole da leggere si compone di parole in armonia tra di loro: tratta l’argomento di cui vuoi parlare in modo esaustivo, cerca di essere coerente con il tuo pensiero, non divagare.
Solo tu puoi sapere quale sia l’equilibrio più giusto in base alla materia di cui tratti, al pubblico che ti segue, alla tua professione, alle esigenze e abitudini del lettore e alle tue attitudini, elementi da cui dipende la lunghezza del post.
Quando hai un tema lungo da sviluppare, ti suggerisco di scrivere un articolo per il tuo blog: nel post puoi dilungarti, senza esagerare.
Ogni argomento ha il suo format.
Come vedi, non ci sono regole fisse per la lunghezza di un post, l’unico vincolo da rispettare è il numero massimo di caratteri imposto dalla piattaforma: 3000 battute per LinkedIn, 1000 per Instagram, 63.206 per Facebook (ecco, magari evita di scriverlo lungo così).
Molte persone sono convinte che i post lunghi non funzionino: si aggrappano alla famosa scusa del “tanto la gente sui social non legge”, alla quale non credo.
Le persone leggono quando sono interessate ai tuoi argomenti, quando trasmetti loro qualcosa di tuo, quando hanno la possibilità di imparare da ciò che scrivi.
Quindi: quanto dev’essere lungo un post?
Tanto quanto l’argomento lo richiede, tanto quanto il tuo lettore desidera, tanto quanto tu ami scrivere.
Ti servono esempi concreti? Visita il mio profilo LinkedIn per leggere i post che scrivo e verificarne la lunghezza.
Può esserti utile la lettura di un articolo di Paola dedicato all’utilizzo del linguaggio consapevole, lo trovi qui
Mi farebbe piacere avere un tuo parere: quanto dev’essere lungo per te un post?
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1 thought on “Tecniche di scrittura per il web: quanto dev’essere lungo un post?”