In questo periodo ho tante cose da fare, tante a cui pensare e una fretta interiore che rende tutto ancora più caotico.
Lo chiamano stress, ma anche ansia e preoccupazione sono termini gettonati. Una qualunque di quelle parole generiche che si usano per mettere un’etichetta a uno stato emotivo depotenziante che invece vorrebbe essere guardato in faccia, riconosciuto e in qualche modo apprezzato per il ruolo che ha nella nostra vita.
Nulla di ciò che ci accade è un caso, non quando avviene dentro di noi.
Personalmente credo che ogni evento della vita abbia un senso che travalica i fatti, belli o brutti che siano, ma di certo le emozioni che proviamo hanno un significato profondo per chiunque sappia guardare, sentire e accogliere il messaggio.
Sto vivendo una piccola rivoluzione personale e professionale.
Porto avanti l’impegno con la scrittura attraverso il progetto con Federica, che devo dire ci sta dando belle soddisfazioni.
Ho creato un nuovo programma di coaching che a breve vedrà la luce.
Sto per riaprire le iscrizioni al percorso di comunicazione efficace che avevo sospeso in periodo di pandemia.
E nel frattempo continuo a lavorare su di me, perché il bello di tutto quello che faccio è che per aiutare i miei clienti, in ogni ambito, devo continuare a mettermi in discussione.
Forse ho messo tanta carne al fuoco, forse mi sono chiesta troppo, fatto sta che ho passato le ultime settimane a correre, correre, correre. E la cosa buffa è che correvo anche quando stavo ferma, quando non stavo lavorando, quando mi ritagliavo uno spazio per spegnere il focus sul lavoro e accenderlo su qualcos’altro.
Ero così assorbita dal pensiero di quello che dovevo fare che credevo di non avere tempo per farlo; avevo persino deciso di non scrivere questo articolo.
Poi però ho fatto quello che avrei consigliato a un mio coachee: mi sono fermata un attimo, ho chiuso gli occhi, inspirato a fondo, mi sono chiesta cosa volevo e come potevo ottenerlo.
Ecco fatto, spesso basta farsi le domande giuste. E ricordarsi di sé, del proprio benessere e degli obiettivi che ci si è prefissati. Il resto viene in automatico; quasi dai.
Mi sono ricordata che il tempo è mio amico, che l’unico modo per andare più veloci, a volte, è rallentare. La percezione del tempo è personale e se ci fai caso scopri che in un minuto puoi fare tanto. Nei due minuti di microonde che mi servono per scaldare la tisana io svuoto la lavastoviglie e abbozzo la cena.
Se rallenti il tuo ritmo interiore puoi trovare il tempo per fare ogni cosa.
E se non sai come rallentare ti basta prendere carta e penna per fermare un istante nei tuoi pensieri.
Io ho fatto così, mi sono guardata da fuori e ho visto caos; mi sono concessa un paio di respiri profondi e ho capito di aver bisogno di cambiare velocità.
Così eccomi qui, a consigliarti di fare lo stesso, a proporti di scoprire che attraverso la scrittura puoi
– fermare il tempo,
– vivere in uno spazio che è solo tuo,
– esprimere ogni tuo pensiero e sentimento in sicurezza,
– imparare cose su di te che non avresti mai sospettato.
Vuoi provare in prima persona questa fantastica sensazione di appagamento e libertà? Lascia un commento o scrivi a ilnerosulbianco@gmail.com, decideremo insieme il tipo di scrittura che fa al caso tuo.
Nel frattempo, se vuoi farti un’idea, sul nostro sito trovi…
- La scrittura per il web: aprire un blog non è proprio come tenere un diario ma chissà… potrebbe essere la tua strada.
- La scrittura dedicata alla creazione di un libro: potresti voler scrivere di qualcosa che ti sta a cuore.
- La scrittura per crescere: scrivere di sé aiuta il processo trasformativo.
Intanto però scrivi a noi, ti aiuteremo a orientarti.